Goetia

dark fantasy, distopico, fantascienza post-apocalittica

Asengard Ed., 2011

> Cover di Roberto Pitturru

In anteprima al Salone Internazionale del Libro di Torino, maggio 2011

“Nell’Italia futura sono nati nuovi miti. Uno di questi parla di uno strano sciamanesimo sviluppatosi nel corso degli anni, dopo una guerra che ha ridotto i territori conosciuti in cumuli di macerie, quartieri in rovina e palazzi sventrati.

Delle entità vengono risvegliate nei villaggi di lamiere e rottami, tramite sacrifici di sangue e simboli tracciati sul terreno ma anche per mezzo di parole rinchiuse in vecchi dispositivi elettronici ancora funzionanti, come portatili ed ebook reader: i grimori del nuovo tempo.

In ciò che rimane di una provincia si muove Cleffi, milite della Scuola del Mattino, giovane violento e con un lungo addestramento alle spalle. Per lui, abituato alle risse nei dormitori e ai combattimenti nelle arene di legno e terra, è giunto il momento di entrare nelle pattuglie. Con un casco da motociclista e una pistola, Cleffi corre attraverso ciò che resta delle periferie a stanare rivoltosi, ma comincia a notare alcune scritte sui muri e strani vagabondi che, su vesti di fortuna, indossano pelli di bestie e amuleti in plastica e ossa. E d’un tratto si ritrova a chiedersi perché, in quel mondo ormai morto, la goetia sia da alcuni considerata l’ultima soluzione rimasta”

Goetia si ispira a diverse opere ambientate nel post-apocalisse, film, romanzi, videogames, e contiene piccoli omaggi a Fallout e The Road. Si riconosce la provincia veronese, la città, l’autostrada del Brennero e il confine con il Trentino; vengono citati il quartiere di Chievo, l’Adige e “il lago”. Il romanzo, con contaminazioni dark fantasy, è ambientato negli anni Quaranta del Ventunesimo secolo. Lo scenario è composto perlopiù da macerie e quartieri in rovina, i territori sono divisi in diverse fazioni. Si cita, in parte, l’Ars Goetia o Goezia, da cui il titolo.

Nel romanzo la goetia è rivista, liberamente reinterpretata e inserita in un romanzo distopico. I grimori descritti sono ciò che di elettronico e di funzionante a pile è rimasto dopo una non specificata guerra. Per questo motivo, alcune persone sono diffidenti verso certi oggetti portati da contrabbandieri e sciacalli, come computer portatili, ebook reader, registratori, walkman. Diversi contrabbandieri si procurano materiale in zone considerate contaminate, e scendono dalle montagne. Vicino al vecchio confine regionale si pensa si nasconda una certa setta.

Così come Zeferina (seconda versione), La corsa selvatica e Strix, il titolo del libro compare solo dopo diverse pagine.

Il romanzo, pubblicato da Asengard nel 2011, è stato poi acquisito da Il Castello Editore.

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